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Memorie di un Maestro

MEMORIE DI UN MAESTRO

Un video di quasi 20anni fa uscito da un vecchio harddisk… ha fatto emergere tante belle emozioni.

Quando mi chiedono dei Maestri con cui ho studiato tutti sono curiosi della mia formazione in Cina. Curiosi dei luoghi strani in cui ho studiato dove non si vedeva neanche l’ombra di occidentali oltre a me. Curiosi dei personaggi strani a cui mi sono avvicinato e di cui sono diventato studente e in alcuni casi discepolo. Ho sempre dovuto parlare Cinese e spesso non è stato facile farmi accettare dagli studenti e dai Maestri delle scuole tradizionali nell’entroterra Cinese. Ho imparato tanto e continuo a imparare tanto da tante persone a cui sono grato. Ma quando mi chiedono: “Quali sono stati i Maestri più importanti per te? Il primo volto che salta alla memoria è sempre quello di Enrico.

La prima volta che l’ho incontrato avevo 14anni per un esame di passaggio di livello. Io ero secco come un chiodo ma con una grande energia e voglia di migliorare. Finito l’esame mi disse: “Ti ho visto, piccola roccia”. Da quel momento è diventato il mio Maestro e nel tempo uno dei miei migliori amici.

In pochi anni mi diede il programma di tutto ciò che conosceva e una volta finito mi disse: “Ok, ora dobbiamo iniziare a studiare”. Cosa che molti dei suoi studenti di allora non compresero. Una volta finito il programma di studio in tanti se ne andarono. Ricordo alcuni dei miei compagni di Wing Chun che mi dissero: “Abbiamo studiato sia i coltelli che il bastone abbiamo preso tutto. Dobbiamo cercare altro, adiamocene”.

Rimasi con lui fino all’ultimo giorno. Da allievo diventai suo compagno di studi e pratica. Gli ultimi anni tenevamo la scuola insieme e lavoravamo duramente per migliorare la codifica dei programmi. Mi diceva sempre: “Devi studiare il Cinese perché io non ci capisco nulla! Devi andare in Cina perché io non ci sono mai andato! Vai a studiare con lui che mi sembra bravo! Vai a fare questo, vai fare quello!!” Non ho mai smesso di seguire i suoi consigli che erano sempre solo mossi dal cuore e dal desiderio di vedermi migliorare. Non ha mai posto i suoi limiti come un limite per me. Una volta acquisito ciò che mi poteva dare lui mi ha continuato a spingere e sostenere per permettermi di andare oltre lui stesso. Sicuramente la più sensata e funzionale visione di cosa sia il valore di una tradizione. Permettere ad ogni generazione di continuare a migliorare.

Gli ultimi anni la sua malattia iniziò a logorare il suo corpo. Il tumore alle ossa lo trasformò fisicamente e mentalmente. In questo video era già malato da diversi anni. Lo andai a trovare nella nuova casa a Terni nella quale aveva da poco traslocato. Dopo qualche parola sulla sua situazione di salute iniziammo subito a parlare di arti marziali. In un attimo svitammo due manici delle scope e ci ritrovammo a “combattere” in cortile. Suo figlio intanto correva intorno a noi eccitato dal vederci allenare.

Dopo svariate ore di pratica ininterrotta creammo questo prestabilito per i programmi bambini della scuola. Enrico era visibilmente indebolito e non riusciva ad esprimere pienamente le sue qualità. Ma in quella giornata mi diede un altro enorme insegnamento: “Fino all’ultimo momento, non spegnere mai la fiamma del desiderio di praticare”

Grazie Maestro, Amico, Allievo
Sei sempre nel mio cuore