BREVE ARTICOLO PER UNA RIVISTA UNIVERSITARIA
Il cinema d'azione degli anni 70 ha reso popolare il mondo delle arti marziali. Calci, pugni e salti funambolici sono diventati l’immagine stereotipata del praticante di Kung Fu. Ma l’idea che la gente si è fatta di questa disciplina corrisponde a verità? Per prima cosa c’è da capire che il termine Kung Fu solo recentemente è stato associato alla pratica marziale. In realtà, nella lingua cinese, questo termine descrive ogni abilità acquisita dopo un costante lavoro di ricerca e perfezionamento. In questo senso tutti i grandi artisti, scienziati e esperti di ogni settore possono essere definiti Maestri di Kung Fu. Lo sviluppo di abilità fisiche e mentali è da sempre stato l’obiettivo principale del Wu Shu, arte marziale tradizionale cinese. Una tradizione secolare che ha portato alla codifica di metodi efficaci per trasformare i suoi praticanti nella miglior versione di se stessi. Le abilità, per l’appunto definite Kung Fu, venivano classificate in fisiche e mentali. Equilibrio, forza, velocità, flessibilità e coordinazione sono solo l’aspetto esterno di un potenziale infinito racchiuso in ognuno di noi. "Attraverso il corpo allena la mente e attraverso la mente forgia il corpo" cantano i classici delle arti marziali. I giovani guerrieri del 2018” che stanno affrontando numerose battaglia, alle prese con le moderne università e il difficoltoso mondo del lavoro, non si trovano in una posizione così diversa da quella degli eroi del passato. Alla fine chi vince nel gioco della vita è colui che padroneggia più abilità ed in grado di adattarle alle diverse situazioni. Conoscere se stessi, esprimere al meglio il proprio potenziale, imparare rapidamente e perseverare nei propri obiettivi sono il fondamento della pratica del Wu Shu ma del resto anche della vita di tutti noi.
Il cinema d'azione degli anni 70 ha reso popolare il mondo delle arti marziali. Calci, pugni e salti funambolici sono diventati l’immagine stereotipata del praticante di Kung Fu. Ma l’idea che la gente si è fatta di questa disciplina corrisponde a verità? Per prima cosa c’è da capire che il termine Kung Fu solo recentemente è stato associato alla pratica marziale. In realtà, nella lingua cinese, questo termine descrive ogni abilità acquisita dopo un costante lavoro di ricerca e perfezionamento. In questo senso tutti i grandi artisti, scienziati e esperti di ogni settore possono essere definiti Maestri di Kung Fu. Lo sviluppo di abilità fisiche e mentali è da sempre stato l’obiettivo principale del Wu Shu, arte marziale tradizionale cinese. Una tradizione secolare che ha portato alla codifica di metodi efficaci per trasformare i suoi praticanti nella miglior versione di se stessi. Le abilità, per l’appunto definite Kung Fu, venivano classificate in fisiche e mentali. Equilibrio, forza, velocità, flessibilità e coordinazione sono solo l’aspetto esterno di un potenziale infinito racchiuso in ognuno di noi. "Attraverso il corpo allena la mente e attraverso la mente forgia il corpo" cantano i classici delle arti marziali. I giovani guerrieri del 2018” che stanno affrontando numerose battaglia, alle prese con le moderne università e il difficoltoso mondo del lavoro, non si trovano in una posizione così diversa da quella degli eroi del passato. Alla fine chi vince nel gioco della vita è colui che padroneggia più abilità ed in grado di adattarle alle diverse situazioni. Conoscere se stessi, esprimere al meglio il proprio potenziale, imparare rapidamente e perseverare nei propri obiettivi sono il fondamento della pratica del Wu Shu ma del resto anche della vita di tutti noi.